Palazzo Lampedusa

Palazzo Lampedusa: la dimora di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, principe di Lampedusa e scrittore del Gattopardo

 

Il B&B e residenza artistica Indigo Rooms, si trova nel centro storico di Palermo, al piano nobile di una delle dimore storiche più famose della città: Palazzo Lampedusa. Il palazzo, costruito dagli spagnoli nel XVII secolo, nell’antico quartiere di Castellammare o Loggia, è divenuto nel XIX secolo la casa della famiglia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, duca di Palma e ultimo principe di Lampedusa.

Giuseppe Tomasi nacque a Palazzo nel 1896 e qui scrisse uno dei grandi capolavori della letteratura mondiale, il romanzo “Il Gattopardo”, che fu pubblicato postumo nel 1958 e poi consacrato dal successo dell’adattamento cinematografico del regista Luchino Visconti nel 1963.

La storia del Principe di Salina e dei fasti della nobiltà borbonica in Sicilia al tramonto, sono diventati il simbolo di un mondo che cambia per rimanere sempre uguale a se stesso.

Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, Palazzo Lampedusa fu bombardato e la terrazza del portico e la parte centrale del palazzo furono quasi completamente distrutte. Il trauma di questa perdita lasciò a Giuseppe Tomasi il ricordo malinconico della casa scomparsa per tutta la sua vita. Nel suo libro e diario “Memoria dell’infanzia” evoca la bellezza della sua casa che chiamava “amata scomparsa”.

Un nuovo progetto per Palazzo Lampedusa e la nascita del nostro B&B

Dal dopoguerra in poi, il palazzo rimase un rudere. Finché nel 2010, un gruppo di architetti ha proposto un progetto ambizioso per ricostruire questa sontuosa dimora di pietra bianca. Nel corso di 5 anni di lavoro il palazzo è stato in parte restaurato, nella sua parte conservata, e in parte ricostruito nella stessa forma in cui si presentava in epoca barocca, per poi inserire alcuni elementi di modernità e riportarlo ad essere abitato e vissuto. Oggi Palazzo Lampedusa ospita appartamenti per famiglie e il nostro amato B&B e la residenza artistica Indigo Rooms.

Accanto alla centralissima via Roma, nel cuore di Palermo, si trova una piccola traversa, via Lampedusa e al numero 23 si trova l’ingresso del palazzo che si apre con un magnifico ampio cortile con colonne, un eccezionale spazio all’aperto che vi accoglierà, mentre le scale sono decorate con le descrizioni del Palazzo, tratte dai diari dello scrittore che amava profondamente la sua “casa”.

 

Palazzo Lampedusa nelle parole di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

“Anzitutto la nostra casa. La amavo con abbandono assoluto. E la amo ancora adesso quando essa da dodici anni non è più che un ricordo. Fino a pochi mesi prima della sua distruzione dormivo nella stanza nella quale ero nato, a quattro metri di distanza da dove era stato posto il letto di mia madre durante il travaglio del parto. Tutte le altre case (poche del resto, a parte gli alberghi) sono state dei tetti che hanno servito a ripararmi dalla pioggia e dal sole, ma non delle case nel senso arcaico e venerabile della parola.

Ed in ispecie quella che ho adesso, che non mi piace affatto, che ho comperato per far piacere a mia Moglie e che sono stato lieto di far intestare a lei, perché veramente essa non è la mia casa. Sarà quindi molto doloroso per me rievocare la Scomparsa amata come essa fu sino al 1929, nella sua integrità e nella sua bellezza, come essa continuò dopo tutto ad essere sino al 5 aprile 1943 giorno in cui le bombe trascinate da oltre Atlantico la cercarono e la distrussero.”